Le mamme ricoprono un ruolo chiave nella società. Ed è innegabile: essere mamma è il mestiere più difficile del mondo. Ieri come oggi. O oggi più che in passato? Difficile a dirsi, ma certo le mamme 2.0 fanno una grande fatica!
Il calo delle nascite in Italia negli ultimi dieci anni è un forte indicatore di questa difficoltà. Che sicuramente riguarda le donne, ma in generale la famiglia italiana nel suo complesso. Il nostro paese, nel 2018, ha registrato 128.000 nascite i meno rispetto al 2008. Continua a crescere l’età media del primo parto (32 anni) , mentre diminuisce il numero di figli per donna. Poco più di uno a testa (precisamente 1,32).
Una questione culturale? O un problema economico? Analisi complessa da fare.
I dati parlano chiaro: la parabola discendente parte dal 2008, anno in cui l’Italia ha cominciato a patire una forte crisi economica da cui ancora stenta a venire fuori.
Sicuramente le donne/mamme sono sempre più mamme lavoratrici. Occupazione permettendo, ovviamente. E queste mamme 2.0 sono sempre più in affanno. Mamme che si barcamenano tra lavoro e casa, compiti e riunioni. Tra un viaggio di lavoro e un saggio di danza. Spesso sono mamme sole. Tra servizi che non funzionano o troppo cari e aiuti inesistenti, i nonni sono l’unico supporto su cui poter contare. Ammesso che siano in pensione e che non abitino troppo lontano. Per non parlare poi dei sensi di colpa…
In questo quadro di difficoltà la Legge di Bilancio 2019 ha dato il colpo di grazia. E non ha prorogato il contributo per i bonus baby sitting e il bonus asilo nido. Quindi niente più domande per il 2019 e servizi garantiti solo per quest’anno. Mentre gli importi per il bonus terzo figlio (bonus per il nucleo familiare numeroso) e per l’assegno di maternità sono stati aggiornati rispettivamente a 144,42 euro e 346,39 euro. Così come i requisiti per l’accesso.
E le mamme che non lavorano? Fanno i salti mortali per far quadrare i conti di una famiglia, dove uno stipendio solo non basta. Ma dove spesso il secondo stipendio è un vero e proprio lusso. Proprio per le stesse motivazioni per cui essere mamma lavoratrice è così complicato. A volte l’organizzazione dei figli per l’orario lavorativo costa più dello stipendio. E allora meglio stare a casa ed occuparsi di loro! Con buona pace dei propri sogni e aspirazioni.
Già… la casa! Ancora oggi i lavori domestici gravano quasi esclusivamente sulle donne, vanificando in un certo qual modo gli sforzi per eliminare i gap di genere.
Sappiamo bene che le mamme 2.0 non hanno vita facile. Che siate mamme lavoratrici o mamme casalinghe, giovani o più avanti nell’età. Che siate “mamme chioccia” o “mamme moderne”, single o accompagnate da un uomo che vi aiuta (più o meno!). Che siate mamme da “allattamento ad oltranza” o da “biberon subito”. Che siate mamme “in dolce attesa” o mamme che aspettano di accogliere un bambino che viene da lontano.
Qualsiasi tipo di mamme siate, siamo certe che i vostri figli sono la ragione della vostra vita. A dispetto della stanchezza e delle preoccupazioni e delle difficoltà.
A tutte voi, buona Festa della Mamma!
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